sabato 26 febbraio 2011

Genesi e Testamento


Didier DAGUENEAU, viticoltore brillante e di talento, vinificatore preciso e geniale, è il padre dell’Union des Gens de Métier.

Didier lancia l’idea di radunare uomini dal profilo speciale. L’approccio umanistico e storico di Henri Jayer è il filo conduttore alle sue idee; in seguito iniziano i contatti con Marc Kreydenweiss, Pascal Delbeck, i fratelli Foucault, François Chidaine, Eric Bordelet, Charles Joguet e Marc Pagès.

Il primo incontro avviene nel 1989, a pranzo da Alain Passard; si concretizzano così i legami di amicizia nati nel corso di numerosi scambi telefonici.
Rainer Zyrock, filosofo dell’agricoltura, grande specialista di genetica viticola, si unisce a loro; Didier Clément, chef ispirato, perfezionista e appassionato di vino, li assiste nei convivi.

La curiosità, la passione, la cucina, la convivialità, l’approccio naturale alla cultura e all’ambiente (biodinamica, ecologia, ecodinamica…) sono gli interessi che uniscono questi uomini. Mai si esclude, tuttavia, chi abbia fatto scelte diverse: l’apertura di spirito deve essere all’altezza della statura dei membri del gruppo.

L’Unione si ingrandisce con l’arrivo di altri viticoltori e con l’organizzazione di grandi degustazioni e di week-end di riflessioni e di scambi. Il point d’orgue, l’apogeo, resta sempre una bella tavolata e il matrimonio tra vini e cibo.

L’associazione rinnova ogni anno la presidenza, che passa ai diversi membri del gruppo. Josiane Morand è la nostra tesoriera e l’unico membro che non sia vigneron. Ogni regione viticola è rappresentata da un solo membro; la porta non è mai chiusa ma il numero resta limitato al fine di preservare una certa intimità tra i membri.

Il gruppo è allargato a quanti praticano la fermentazione con rispetto e poesia (produttori di sidro, di formaggi, panificatori…).

Charles Joguet è stato designato membro d’onore a vita.

In cinque, partiti precocemente, coltivano oggi le vigne del Signore: Henri Jayer, Didier Dagueneau, Rainer Zyrock, Marc Pagès e John Cochran.

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